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Guida ai libri di (e per) viaggiatrici solitarie

Ci sono libri che accompagnano un viaggio e altri che lo guidano, ne tracciano le tappe e ne determinano il corso. Alcuni entrano come i primi per poi trasformarsi nei secondi. Succede con Chatwin come con Marco Polo, con Kapuscinki come con Verne. La maggior parte della letteratura di viaggio racconta storie di viaggiatori, esploratori, anime, e quasi sempre si tratta di uomini.

Esiste però un filone letterario altrettanto ricco e interessante di viaggi scritti al femminile, viaggiatrici con personalità straordinarie che hanno compiuto opere altrettanto grandi quasi sempre poco conosciute. Che abbiano viaggiato sole dall’Europa all’Afghanistan negli anni Venti o che siano state pioniere dell’aviazione, queste sono le storie scritte da (e per) viaggiatrici.

Melania Mazzucco è l’autrice di Lei così Amata, l’appassionante biografia di Annemarie Schwarzenbach. Scrittrice, archeologa, fotografa, giornalista, viaggiatrice, Annemarie è una donna fragile e sempre in fuga dalla mediocrità borghese, una vita talmente imperdonabile, misteriosa, fragile e dannata da diventare romanzo. Irregolare e molto breve (1908-1942) la storia si consuma sullo sfondo della società letteraria cosmopolita degli anni Trenta, tra Berlino, Tehran, New York e la Svizzera.

Anche lei elvetica di nascita Ella Maillart è la compagna di Annemarie nel lungo viaggio dalle montagne dell’Engadina all’Afghanistan a bordo di una ford V8. E’ la stessa Ella a raccontare l’avventura in La via crudele, due donne in viaggio dall’Europa a Kabul, suo e altrettanto bello è anche Vagabonda nel Turkestan, avventuroso vagabondaggio intrapreso nel 1932, in assoluta solitudine, lungo le montagne e i deserti dell\’Asia centrale.

A precedere storicamente le due svizzere c’era stata un’altra viaggiatrice, sempre d’oltralpe. La francese Alexandra David-Néel (1868-1969) è stata una scrittrice ed esploratrice con una grande passione per il Buddhismo, su di cui divenne esperta in seguito al viaggio del 1924 in Tibet, allora inaccessibile agli stranieri. La sua grande avventura è raccontata Viaggio di una parigina a Lhasa, oltre che negli trenta libri divulgativi sul Buddhismo da lei redatti.

Nessuna donna ha raccontato con più passione di Isabelle Eberhardt il Maghreb degli anni dell’inizio del secolo scorso. Dalla Svizzera viaggia in Nord Africa, dove si converte all’Islam e finisce per combattere a fianco dei ribelli contro il colonialismo francese. Da leggere  Scritti sulla sabbia.

Dervla Murphy è una viaggiatrice e ciclista irlandese nata nel 1931. Per oltre quarant’anni ha raccontato di genti e luoghi, quasi sempre attraversati in sella all’inseparabile due ruote. Nel 1963 parte in bici dall’Irlanda, diretta in India, e ci arriva. Negli anni continua per Goa, Perù e Africa. Da leggere, Full Tilt: Ireland to India with a Bicycle e In Etiopia con un mulo.

Archeologa, politica, scrittrice e agente segreto britannico, Gertrude Bell è stata un po’ tutto, ma soprattutto ha influenzato la politica coloniale con i suoi viaggi in Siria, Mesopotamia, Asia Minore e Arabia. Le sue storie più belle sono raccolte in I diari di Gertrude Bell e Desert queen: la vita straordinaria di Gertrude Bell.

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